iPhone 8: rivelazioni che scottano

Insiste il tam tam mediatico sull’iPhone 8, il nuovo smartphone di casa Apple. Le specifiche non sono stato ancora annunciate, ma siamo comunque in grado di ricostruire alcune delle grandi novità in serbo.

iPhone 8: il design lascia trapelare qualcosa

Puff, il jack per le cuffie è sparito. Toccherà lo stesso destino al lettore per le impronte digitali? L’amministratore delegato Tim Cook al momento non si è sbilanciato. Ma qualche info trapela sul look. L’azienda di Silicon Valley avrebbe deciso di produrre un device all-screen, con margini ridottissimi, e il bordo superiore ridotto al minimo, grazie ad una ‘isola’ di sensori. Le curvature incontreranno il vetro nel retro. La prima scelta, impopolare fra i più nostalgici, è stata quella di rimuovere definitivamente l’Home button, il tasto circolare fisico che ci ha accompagnato nelle generazioni precedenti.

iPhone 8: dietrofront per il Touch ID

Ed è quasi naturale l’associazione all’innovativo Touch ID. Sì, quel sistema, che sin dall’iPhone 5S, era integrato proprio all’interno del tasto. Introduzione che ha rivoluzionato il software, offrendo la possibilità di sbloccare il dispositivo, effettuare pagamenti autenticati, attivare Apple Pay e altro ancora. Con l’iPhone 8 però tutto cambia. L’idea originale era stata concepita sin dalle prime fasi: integrare il Touch ID nel pannello OLED. Poi qualche incidente di percorso deve aver fatto desistere. Forse rendeva meno utilizzabile il sensore, ma ragioniamo nel campo delle ipotesi.

iPhone 8: triplice opzione

Dello stesso avviso anche la Samsung, che è tornata sui suoi passi per il Galaxy Note 8, preferendo confermare il lettore nel retro, come su Galaxy S8. Soluzione poco ‘cool’? A voi il giudizio. Torniamo però alla Apple. Che, in base alle recenti indiscrezioni, pare sia propensa a sostituire il Touch ID con il riconoscimento biometrico del volto o scanner dell’iride. L’uno potrebbe non necessariamente escludere l’altro. A ogni modo, per la loro messa in atto, andrà superato un impedimento: i sistemi necessitano di un metodo secondario di sblocco, un PIN, una password o proprio del lettore per le impronte digitali. Come si muoverà dunque Apple? È presumibile abbia in mente di perfezionare il software. A supportare questa tesi uno dei render che circolano in rete, raffigurante un tasto d’accensione particolarmente allungato. Via alternativa, qualora il riconoscimento, facciale o dell’iride, non dia i risultati sperati. La risposta definitiva nel prossimo autunno, quando uscirà il nuovo gioiellino. Ancora nessuna comunicazione ufficiale, la presentazione potrebbe gravitare intorno ai primi di novembre, se non addirittura a metà ottobre.