Tutti coloro che hanno intenzione di entrare a far parte dell’esercito italiano devono sapere che non serve prepararsi unicamente sulle prove teoriche e orali, ma serve essere pronti ad affrontare anche le prove di efficienza fisica che sono previste all’interno di questi bandi di concorso.
I concorsi forze armate rappresentano un’opportunità per coronare un vero e proprio sogno per un gran numero di persone. Ecco spiegato il motivo per cui è necessario prepararsi in modo adeguato con lo studio delle varie materie che sono previste dal bando, ma anche prestare attenzione alle prove fisiche che sono sempre comprese.
Le novità dal punto di vista delle prove fisiche
Con il passare del tempo, le prove fisiche che sono state inserite nei concorsi per accedere alle forze armate italiane sono state le più disparate. Insomma, la componente atletica rappresenta un aspetto da non sottovalutare affatto, perché può fare la differenza in fase di selezione dei candidati.
Al giorno d’oggi, qualsiasi concorso che mette in palio l’opportunità di entrare a far parte dell’esercito italiano comprende delle prove fisiche ben specifiche. Si tratta delle trazioni alla sbarra, dei piegamenti sulle braccia, delle flessioni addominali e della corsa piana per 2 chilometri.
Ad un primo sguardo potrebbero certamente apparire come delle prove e dei test particolarmente semplici da superare, ma è fondamentale allenarsi in maniera adeguata. Bisogna lavorare sul proprio corpo per essere in grado di superare tutte le prove riuscendo a fare il più alto numero di ripetizioni possibile. Riuscendo ad eccellere in tutte le prove, infatti, si potrà ricavare il massimo punteggio in ogni prova.
Si tratta di una differenza di alto livello, dal momento che consentirà di riuscire a classificarsi in graduatoria davanti rispetto ad altri candidati. Non serve unicamente allenarsi, ma è molto importante concentrarsi sulla qualità delle ripetizioni. Se gli esercizi vengono eseguiti in maniera errata, ecco che si viene penalizzati e si rischia di non superare il concorso.
Come allenarsi con le prove fisiche
Una delle prove più complicate da affrontare in questi concorsi pubblici è rappresentata dalle trazioni alla sbarra. In poche parole, ci si deve appendere ad una sbarra, mantenendo il dorso delle mani in direzione del viso, per poi sollevare il proprio corpo fino al punto in cui il mento oltrepassa la sbarra e poi tornare nella posizione iniziale, distendendo completamente le braccia.
Le trazioni rappresentano un esercizio particolarmente complicato e per raggiungere un’esecuzione ottimale serve allenarsi notevolmente. È necessaria tanta forza fisica, anche se la soglia da superare per andare avanti nei concorsi è piuttosto bassa, pari a 4 ripetizioni per gli uomini e a 2 ripetizioni per le donne.
È bene ricordarsi sempre e comunque che l’obiettivo finale non deve essere quello di raggiungere il punteggio minimo in riferimento alle ripetizioni, dato che si potrebbe anche correre il rischio di non arrivare alla quota minima prevista. Invece, è bene concentrarsi sull’eseguire il test con la massima qualità possibile. In questo modo, si potrà superare la prova senza alcun problema, raggiungendo un punteggio integrativo molto alto.
Dando uno sguardo al numero massimo di trazioni che si devono eseguire per poter mettere le mani sul punteggio più alto, si tratta di 14 trazioni per gli uomini e 7 trazioni per le donne. Il discorso è praticamente identico anche per quanto riguarda le flessioni. La qualità nell’esecuzione è ancora più importante, dal momento che è sufficiente un errore ed ecco che la prova può risultare non superata. Serve portare a termine dei movimenti completi sia in riferimento ai piegamenti che alla distensione delle braccia. I movimenti vanno eseguiti in maniera fluida e continua, in caso contrario si potrebbe mandare a monte tutta la prova.