L’anoressia è il nemico invisibile di moltissime teenager. Ma può essere sconfitto. Parola di Lilly Collins, che nel film To the bone (Fino all’osso) interpreta una ragazza afflitta, come lei in passato, dal disturbo alimentare.
Lily Collins: To the bone, la trama
Nella produzione Netflix, scritta e diretta da Marti Noxon, la figlia del musicista Phil è una ventenne rinchiusa in una specie di clinica. Struttura in cui Keanu Reeves aiuta, da medico, con metodi anticonvenzionali, i suoi giovanissimi pazienti. Il film, accolto con successo al Sundance, è stato premiato dall’organizzazione Heal, che si occupa di cure ai disordini alimentari.
Lily Collins: segno del destino
“Quando ho ricevuto il copione di To the bone avevo appena scritto il secondo capitolo di Unifiltered: No Shame, No Regrets, Just Me (il suo memoir in cui affronta proprio il tema nero su bianco Nessuna vergogna, nessun rimpianto, semplicemente me stessa, ndr) mi è sembrato davvero un segno del destino”, racconta l’attrice e modella inglese, classe 1989, amata dalle ragazze per Biancaneve e il cacciatore, Shadowhunters – Città di ossa.
Lily Collins: mi sono immedesimata
“Ho accettato di interpretare la protagonista di Fino all’osso – il film Ambi, diretto da Marti Noxon – perchè mi riconoscevo in pieno nella storia di questa ragazza, trasformarmi in lei, arrivare a perdere 10 chili per entrare in quei panni larghi e vuoti, era un po’ come chiudere il mio cerchio. Questo tipo di film fanno bene, sono visti da tanti adolescenti che guardano Netflix e hanno una grande importanza perchè aiutano a parlare dei temi dei disturbi alimentari che sono visti purtroppo ancora oggi come dei tabù. Invece se se ne parla, se attraverso le immagini fai provare empatia per chi soffre, questo aiuta a sentirsi meno soli e a darsi forza per guarire”, ha aggiunto ospite all’Ischia Global Fest.
Lily Collins: contesa sul set
Per la 28enne è un periodo florido sotto il piano artistico. Allo scorso Festival di Cannes era tra le protagoniste di Okja di Bong Joon-ho, il cui cast comprende Tilda Swinton e Jake Gyllenhaal. E in The Last Tycoon, la nuova serie prodotta dall’altro colosso dello streaming, Amazon, interpreta una produttrice cinematografica anni ’30, elegantissima e perfida. “Sì, sono molto richiesta ma sono frutti di un lavoro di anni – precisa -. Ho cominciato che ne avevo appena due e da una decina di anni ricevo ottime proposte che valuto e scelgo con attenzione, lontana da scelte commerciali. E forse proprio per questo vedo la mia giovane carriera premiata”.