Si ammala dopo il vaccino: il Ministero della Salute deve risarcirlo

Il bambino. Andrea, nome di fantasia utilizzato per tutelare la privacy del piccolo è un bambino di 11 anni con difficoltà motorie, verbali e visive. Nato in perfette condizioni fisiche, la sua disabilità è stata la conseguenza alla somministrazione vaccinale esavalente, eseguita ad appena 3 mesi, nel 2004. Il Tribunale di Modena afferma infatti che parte della sua disabilità, attestata al 100 % è stata causata proprio dal vaccino.

L’episodio. La coppia di genitori infatti, dopo l’episodio aderì per vie legali e nel dicembre 2013 il tribunale, riconobbe, in seguito ad accurate perizie, il collegamento tra la somministrazione del vaccino e il sorgere delle gravi patologie di cui il bambino è affetto quali cerebropatia cronica con ritardo dell’apprendimento grave, epilessia sintomatica, encefalopatia post-natale. Il Ministero della Salute fu condannata al pagamento a favore di Andrea, di una cifra pari a 106 mila euro. Una cifra a dir poco assurda, date le condizioni di Andrea, le cure alle quali deve sottoporsi e i danni morali causati anche alla famiglia. Fermo restando che qualsiasi cifra, non basterebbe, per restituire dignità ad un bambino nato sano, quando la famiglia e il legale ha visto che non era stata versata nessuna somma, il 14 febbraio del 2016 si è rivolto al Tar di Bologna, che ha ordinato al Ministero in questione di procedere al pagamento entro 30 giorni dalla notifica della sentenza.

Le vie legali. Ad oggi però nonostante sia passato quasi un anno anche dalla sentenza del Tar, nessuna somma e stata versata. Andrea, sta bene per le condizioni in cui versa, è sempre allegro e vivace. Quella del 2004 è stata la sua prima vaccinazione e l’ha segnato a vita. I genitori ricordano esattamente cosa accadde quel giorno e ne ripercorrono i momenti salienti con tristezza e dolore. Subito dopo aver sottoposto Andrea alla somministrazione del vaccino, tornati a casa, il piccolo di soli tre mesi, non riusciva a tranquillizzarsi, piangendo a dirotto e cominciando a soffrire di crisi respiratorie che gli causavano apnee. Contattato il pediatra, questi collegò l’episodio ad una forte forma influenzale. Ma ai genitori la cosa parve strana sin da subito. Corsero al Policlinico, dove il piccolo fu ricoverato per oltre un mese, ma nessun medico riusciva a dare evidenti spiegazioni circa l’accaduto. A detta dei genitori, il personale sanitario cercava di evitare collegamenti con il vaccino, appellandosi a patologie come l’epilessia. Purtroppo la situazione è andata avanti per qualche anno, con continue chiamate al 118 quando di notte, la situazione di Andrea precipitava. I genitori si sono rivolti a specialisti privati, che eseguendo una serie di accertamenti si sono accorti di una serie di stranezze quali la manifestazione nel sangue di virus latenti. Fondamentalmente Andrea non aveva reagito al vaccino come tutti quanti gli altri ammalandosi. Anni di cure costose non hanno permesso e non permetteranno ad Andrea di tornare sano, ma nonostante non cammini e non parli, riesce a sorridere e i genitori si accontentando di ciò, affermando però di non fidarsi assolutamente dei medici, in generale.