La tragedia. Non si smette di pensare a quel maledetto mercoledì. Il 19 gennaio giorno della tragedia all’Hotel Rigopiano, alcuni si sono tratti in salvo, perché casualmente non erano al momento nella struttura, altri sotterrati dalle macerie, sono riusciti a salvarsi, grazie alla creazione di bolle d’aria. Che si tratti di una tragedia che si poteva evitare, lo deciderà la magistratura, ma una serie di fattori, hanno incuriosito e fatto gelare il sangue ancora di più che le vicissitudini che si stanno abbattendo sulla nostra nazione. Giovedì mattina, l’indomani della slavina pomeriggio, che ha sotterrato l’hotel, uno squarcio di cielo sereno, ha mostrato una stupefacente forma, frutto di nuvole che si dissolvevano.
Lo stupore. La forma, ben distinguibile era quella di un angelo. La prima sensazione, provata da chi ha assistito alla scena, prima di trovare il coraggio di fotografare è stata paura. Paura di qualcosa di più grande di noi, misto alla speranza. La speranza, che man mano che passavano le ore, potevano giungere notizie positive. L’angelo veniva “ritratto” in una posa di preghiera, quasi a voler accompagnare le famiglie di coloro che erano ancora intrappolati. Le diverse fotografie scattano, sembrano appunto immortalare “L’Angelo della Speranza” come è stato definito da chi era presente. Il fenomeno, durato pochissimo tempo, ha accompagnato le prime ore del giorno successivo alla tragedia. L’immagine creata dalla natura sembrava voler rimandare alla speranza stessa, la speranza che stava accompagnando quel giorno e quelli a venire.
L’apparizione. Oltre a numerosi testimoni, anche il parroco di Farindola, ha assistito alla scena e ha dichiarato ai giornalisti, accorsi: “Non avevo mai visto niente di simile, ero appena uscito per dare soccorso ai miei parrocchiani impauriti quando ho visto una signora con i suoi due bambini, immobile quasi spaventata, con lo sguardo rivolto verso il cielo, la donna si è poi inginocchiata ed è scoppiata in lacrime”. Anche se i più scettici affermano che si sia trattato di una semplice mutevolezza delle condizioni inerenti le pressioni atmosferiche della zona, tutte le immagini scattate, sono ora oggetto di studio di alcuni esperti. Il fenomeno non è la prima volta che si verifica, ma in Italia, già in passato, in seguito ad episodi tragici come questo, in cielo sono apparse figure simili.