Un tempo si definivano parrucchieri, oggi invece artisti del capello, o anche hairstylist: questa figura professionale nel corso del tempo ha subito un notevole cambiamento. Se prima infatti da ragazzino “si imparava il mestiere” in salone, oggi invece si studia, si seguono corsi, si impara con la gavetta. Ma cosa fa un parrucchiere e come si diventa hairstylist?
Le mansioni
Partendo dall’analisi delle mansioni, il parrucchiere oggi è molto più di uno specialista del taglio. Si tratta di un professionista che mette in piega, studia tecniche per realizzare nuovi tagli, impara a barcamenarsi tra i nuovi strumenti del mestiere e segue le tendenze del momento. Anche per quello che attiene alla tintura, conosce tutte le nuove modalità di cambio colore, conosce la composizione dei prodotti e cerca quelli più naturali e delicati per le esigenze delle proprie clienti.
In ultimo, ma non per importanza, accoglie le clienti, le intrattiene, chiacchiera, e si occupa della pulizia del salone, della sterilizzazione degli strumenti impiegati e di tutto ciò che concerne il mondo dell’igiene.
Come si diventa hairstylist
Per diventare hairstylist oggi la passione non basta. L’aspirante professionista del capello deve studiare e sudare al pari di molte altre professioni. Dal punto di vista formativo può seguire una scuola di specializzazione della durata biennale, che a conclusione rilascia qualifica professionale riconosciuta. Dopo i due anni, il parrucchiere volenteroso può decidere di specializzarsi ancora o di cominciare direttamente la gavetta in un salone per parrucchieri.
Per imparare praticamente tutto quello che occorre sapere a riguardo, servono almeno tre anni in un grande salone di acconciatori e preparatori di capelli. Insomma la strada da fare è tanta e in salita, anche perché la moda cambia molto rapidamente e bisogna rimanere costantemente aggiornati.
Sicuramente al di là delle conoscenze teoriche, non di poco conto, un bravo hairstylist diventa tale solo grazie all’esperienza. Esperienza che si matura sul campo, con dedizione e pazienza. Piano piano i risultati vengono ampiamente gratificati.
Le skills personali
Bisogna avere delle doti relazionali particolari per fare l’hairstylist? Ebbene sì, la predisposizione personale fa la differenza. In primis bisogna essere protesi a relazionarsi con il cliente. Di solito quest’ultimo va in salone per dedicarsi del tempo e per scambiare due chiacchiere. Di solito tendono un po’ tutte le donne a vedere il parrucchiere come un confessore a cui raccontare anche cose segrete e personali per liberarsi di certi macigni. Ne consegue che bisogna altresì avere una buona predisposizione all’ascolto e ad essere molto empatici.
Devi infondere sicurezza al cliente, fargli capire che ti prenderai cura di lui, della sua chioma, e che assolutamente non sei dalle forbici facili. Il tuo compito è assecondare le richieste che ti vengono fatte non prendere iniziativa e sbagliare completamente rotta. Certo puoi consigliare se la decisione o la richiesta sia eccessiva e sbagliata, ma ad ogni modo, devi essere “ambasciator non porta pena”.
Sai quale altra dote farà la differenza e ti permetterà di avere successo? La fantasia. Il tuo estro creativo, la tua capacità di rendere ancora più bella la figura della persona che si rivolge a te, è requisito essenziale per spiccare il volo nel mondo dell’hairstyle. I capelli sono per te come la tela è per il pittore: base per creare vere e proprie opere d’arte. La parola d’ordine deve essere armonia, mista a passione e a voglia di sforare gli schemi senza mai cadere nell’eccesso. Ovviamente a completare il tutto c’è la tua abilità manuale, la capacità di usare le forbici, spazzole, di creare acconciature e di dare a chiunque te lo chieda, uno spunto per sentirsi esteticamente migliore. Ricorda che si va dal parrucchiere per migliorarsi, tu sei il genio della lampada che esaudisce ogni desiderio.